Il reato di associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri si configura quando sussiste un vincolo associativo tendenzialmente permanente o comunque stabile, destinato a durare anche oltre la realizzazione dei singoli reati-fine, un programma criminoso indeterminato che si distingue dal mero accordo per la commissione di specifici reati, e una struttura organizzativa, sia pur minima, idonea e adeguata a realizzare gli obiettivi illeciti. L'elemento organizzativo deve essere valutato non solo nel suo aspetto statico, ma soprattutto nella sua dimensione dinamica, dimostrativa dell'esistenza di una "affectio societatis" destinata a perpetuarsi nel tempo e che sopravvive al singolo episodio criminoso. Pertanto, per accertare la responsabilità per il reato associativo, è necessario verificare la consapevolezza dell'imputato di aver assunto il vincolo associativo, desumibile anche da fatti concludenti, e non è sufficiente la mera prova di condotte collaborative o di solidarietà delinquenziale tra i soggetti coinvolti, le quali possono integrare al più un concorso di persone nel reato. La motivazione della sentenza deve illustrare in modo puntuale e congruo i dati processuali a sostegno della ricostruzione organizzativa del sodalizio, della sua stabilità e della consapevolezza in tal senso diffusa tra tutti i partecipi, evitando affermazioni generiche o assertive.