Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22500 del 22 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:22500PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la correttezza della motivazione della sentenza di merito, non può sostituire la propria valutazione a quella compiuta dai giudici di merito, essendo il suo controllo limitato alla verifica che i giudici di merito abbiano esaminato tutti gli elementi a loro disposizione, fornendo una corretta interpretazione degli stessi e una esaustiva e convincente risposta alle deduzioni delle parti, applicando correttamente le regole della logica. Pertanto, le censure mosse alla motivazione della sentenza di merito, anche se formulate nei termini della violazione di legge, sono inammissibili se si risolvono in una richiesta di una nuova e non consentita valutazione del merito. Inoltre, la sussistenza delle circostanze attenuanti generiche è oggetto di un giudizio di fatto rimesso al prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui motivazione, purché congrua e non contraddittoria, non è sindacabile in cassazione, neppure quando difetti di uno specifico apprezzamento per ciascuno dei pretesi fattori attenuanti indicati nell'interesse dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/01/2017 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MONACO ((omissis))A;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. SECCIA DOMENICO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, l'avv. (OMISSIS), che chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
La CORTE d'…

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