Cassazione penale Sez. I sentenza n. 29419 del 19 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:29419PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. sussiste quando più persone si associano al fine di commettere una serie indeterminata di delitti, a prescindere dalla conoscenza reciproca tra tutti gli associati e dalla costituzione di una cassa comune, essendo sufficiente che ciascun partecipante sia consapevole di far parte di un gruppo organizzato per il compimento di attività illecite. Il ruolo di capo e organizzatore dell'associazione può essere attribuito a colui che coordina l'attività del sodalizio, impartendo direttive agli altri partecipi e curando la distribuzione dei proventi dell'attività delittuosa, anche in assenza di una posizione di preminenza gerarchica. Ai fini della configurabilità del delitto associativo non è necessaria la prova di un programma criminoso comune a tutti gli associati, essendo sufficiente che ciascuno di essi sia consapevole di partecipare a un'attività illecita organizzata, senza che sia indispensabile l'accertamento di un vincolo associativo stabile e permanente tra tutti i concorrenti. La mancata costituzione di una cassa comune non esclude la sussistenza del reato di associazione per delinquere, potendo gli associati stabilire di raccogliere e dividersi i proventi dell'attività svolta in comune in qualsiasi altro modo. Il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con riferimento ad elementi significativi e determinanti, senza necessità di esaminare tutti gli indici indicati dall'art. 133 c.p. o tutte le circostanze dedotte dalla difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi Pietr - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco Maria - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 942/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 13/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/04/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI PIETRO CAIAZZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Delehaye Enrico che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha chi…

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