Il delitto di resistenza a pubblico ufficiale assorbe soltanto il minimo di violenza che si concreta nelle percosse, mentre gli atti di violenza che eccedono tale limite e causano lesioni personali concorrono con il delitto di resistenza. In tale ipotesi, qualora l'atto di violenza che ha provocato le lesioni non sia fine a sé stesso ma sia stato posto in essere allo scopo di resistere al pubblico ufficiale, sussiste l'aggravante della connessione teleologica di cui all'art. 61, n. 2, c.p. Pertanto, il giudice che applichi la pena su richiesta delle parti ex art. 444 c.p.p. non è tenuto a motivare espressamente l'esclusione di una causa di non punibilità, salvo che la stessa non risulti ictu oculi dalla lettura della sentenza, essendo sufficiente che dia atto di aver proceduto alla delibazione degli elementi positivi e negativi richiesti per l'applicazione della pena concordata.