Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28615 del 8 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:28615PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura quando il soggetto, con condotte violente o minacciose, si oppone all'attività di identificazione o di accompagnamento svolta dal pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, anche se non vi sia finalità di sottrarsi all'identificazione o di darsi alla fuga. La mera passività del soggetto non esclude la sussistenza del reato, essendo sufficiente una condotta attiva di contrasto, anche se non finalizzata all'impedimento dell'attività del pubblico ufficiale. La valutazione della credibilità delle testimonianze a discarico spetta al giudice di merito, il quale deve motivare in modo logico e approfondito le ragioni per cui ritiene non attendibili tali dichiarazioni, anche in presenza di elementi a favore dell'imputato. Il giudice di appello, in caso di omessa motivazione della sentenza di primo grado, può procedere direttamente alla redazione della motivazione mancante, senza dover dichiarare la nullità della sentenza e rinviare gli atti al primo giudice. Il termine di prescrizione del reato di resistenza a pubblico ufficiale può essere sospeso per il periodo in cui il procedimento è stato sospeso per legittimo impedimento dell'imputato, computando il periodo di sospensione ai fini del calcolo del termine massimo di prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS)
avverso la sentenza del 11/02/2016 della Corte di appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CRISCUOLO Anna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MARINELLI Felicetta, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Premesso che con la sentenza impugnata la Corte di appello di…

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