Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8746 del 4 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:8746PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso si configura quando un gruppo di persone si organizza in modo stabile e duraturo per commettere una serie indeterminata di delitti, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne consegue. Tale reato si distingue dal mero concorso di persone in reati specifici, in quanto l'accordo criminoso nel reato associativo è diretto all'attuazione di un più vasto programma delittuoso, mentre nel concorso l'accordo è occasionale e finalizzato alla commissione di singoli reati. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di associazione mafiosa, non è sufficiente la mera commissione episodica e occasionale di reati da parte di un gruppo di soggetti, ma è necessario che emerga un vincolo associativo stabile e duraturo, finalizzato alla realizzazione di una pluralità indeterminata di delitti, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal sodalizio criminale. Ciò può desumersi non solo da elementi diretti, quali dichiarazioni dei partecipi o atti di organizzazione, ma anche da indizi indiretti, quali il coinvolgimento degli indagati in attività economiche illecite o condizionate dal metodo mafioso, l'utilizzo di modalità operative tipiche delle organizzazioni criminali, la disponibilità di armi e l'assoggettamento di imprenditori e pubblici ufficiali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Maria - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI CATANZARO;

nei confronti di:

1) MA. DO. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 710/2010 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 29/06/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CHINDEMI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Fodaroni Maria Giuseppina, che chiede l'annullamento con rinvio;

Udito il difensore avv. Mussopappa France…

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