Cassazione penale Sez. III sentenza n. 25993 del 15 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:25993PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso agli impianti sportivi (c.d. DASPO) rientra tra le misure di prevenzione che incidono sulla libertà personale e, pertanto, può essere adottato solo con atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei casi e modi previsti dalla legge. Quando il provvedimento è adottato in via d'urgenza dall'autorità di pubblica sicurezza, il destinatario deve essere messo in condizione di esercitare pienamente il proprio diritto di difesa, avendo a disposizione un termine di 48 ore dalla notifica per presentare memorie e deduzioni. Il mancato rispetto di tale termine da parte del giudice nel procedimento di convalida determina l'annullamento senza rinvio del provvedimento, con conseguente cessazione della sua efficacia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza in data 24/02/2018 del Giudice per le indagini preliminari di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Ubalda Macri';
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. Celeste Alberto, che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 24 febbraio 2018 ore 13,25 il Giudice per le in…

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