Consiglio di Stato sentenza n. 2512 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:2512SENT

Massima

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L'annullamento d'ufficio di un titolo edilizio in sanatoria, intervenuto ad una distanza temporale considerevole dal provvedimento annullato, deve essere motivato in relazione alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale all'adozione dell'atto di ritiro, anche tenuto conto degli interessi dei privati destinatari del provvedimento sfavorevole. Tuttavia, tale onere motivazionale risulta attenuato quando gli interessi pubblici tutelati siano di per sé rilevanti e auto-evidenti, come nel caso di un manufatto abusivo realizzato in zona soggetta a vincolo di inedificabilità assoluta, ovvero quando il rilascio del titolo edilizio in sanatoria sia avvenuto sulla base di una falsa rappresentazione dello stato dei luoghi da parte del privato, non configurandosi in tal caso un legittimo affidamento del destinatario. Inoltre, il termine "ragionevole" per l'esercizio del potere di annullamento d'ufficio non ha carattere rigido, ma è flessibile e decorre dalla conoscenza, da parte dell'amministrazione, delle ragioni poste a fondamento dell'atto di ritiro, senza che rilevi il mero decorso del tempo dalla adozione del provvedimento annullato. Pertanto, il lasso temporale intercorso tra il ricevimento dell'esposto, il sopralluogo e l'adozione dell'atto di annullamento può ritenersi ragionevole, ove l'amministrazione abbia agito con la dovuta tempestività a seguito della effettiva conoscenza dei presupposti per l'esercizio del potere di autotutela.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/04/2018

N. 02512/2018REG.PROV.COLL.

N. 05780/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5780 del 2010, proposto dai signori Vito Nocera e Maria De Gaetano, rappresentati e difesi dall'avvocato Nicola Calvani, con domicilio eletto presso lo studio Arturo Sforza in Roma, via Ettore Rolli, 24 C/11;

contro

Comune di Giovinazzo, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Puglia, sez. II, 28 aprile 2010, n. 1636.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 12 aprile 2018 il consigliere Gius…

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