Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 21167 del 18 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:21167PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione non spetta qualora l'interessato abbia tenuto consapevolmente e volontariamente una condotta tale da creare una situazione di doveroso intervento dell'autorità giudiziaria o abbia tenuto una condotta che abbia posto in essere, per evidente negligenza, imprudenza o trascuratezza o inosservanza di leggi o regolamenti o norme disciplinari, una situazione tale da costituire una prevedibile ragione di intervento dell'autorità giudiziaria che si sostanzi nell'adozione di un provvedimento restrittivo della libertà personale o nella mancata revoca di uno già emesso. Il giudice, nell'accertare la sussistenza o meno di tale condizione ostativa al riconoscimento del diritto all'equa riparazione, deve valutare la condotta tenuta dall'interessato sia anteriormente che successivamente alla sottoposizione alla misura cautelare e, più in generale, al momento della legale conoscenza della pendenza di un procedimento a suo carico. Pertanto, il diritto all'indennizzo può essere escluso anche in presenza di comportamenti deontologicamente scorretti, quando questi, uniti ad altri elementi, configurino una situazione obiettiva idonea ad evocare, secondo un canone di normalità, una fattispecie di reato, ovvero di condotte di mera connivenza, del tutto adeguate ad indurre il giudice per le indagini preliminari a ritenere sussistente il presupposto della gravità indiziaria necessario per l'emissione della misura cautelare, pur in assenza della prova della partecipazione attiva all'agire delittuoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DOVERE Salvatore - Presidente

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. RICCI Anna Luisa A. - Consigliere

Dott. ANTEZZA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/02/2022 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
udita la relazione svolta dal Consigliere PEZZELLA VINCENZO;
lette le conclusioni scritte ex articolo 611 c.p.p., del PG in persona del Sostituto PG Passafiume Sabrina che ha chiesto annullarsi con rinvio il provvedimento impugnato e dell'Avvocatura Generale dello Stato per il Ministero dell'Economia e delle Finanze che ha chiesta dichiararsi inammissibile o rigettarsi il ricorso, con vi…

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