Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3090 del 25 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:3090PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere legittimamente applicata quando sussistono gravi elementi di pericolosità qualificata del soggetto, desumibili dalla sua partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso, dal compimento di fatti di usura, dalle frequentazioni con pregiudicati e dalla presenza di precedenti penali e giudiziari, anche se risalenti nel tempo, salvo che il soggetto non dimostri il suo recesso dalla organizzazione criminale o la completa disarticolazione della stessa. In tali ipotesi, il requisito della attualità della pericolosità sociale è soddisfatto, non essendo necessario che i fatti posti a fondamento della misura di prevenzione siano recenti, essendo sufficiente che non sia stata dimostrata l'interruzione del legame con l'ambiente criminale. Inoltre, ai fini dell'applicazione della misura di prevenzione, è legittimo valorizzare elementi probatori, come le risultanze di intercettazioni telefoniche, che pur non essendo utilizzabili nel procedimento penale, siano comunque idonei a dimostrare la pericolosità sociale del soggetto. Il provvedimento che applica la misura di prevenzione, pur se motivato in modo sintetico, è immune da vizi di legittimità quando illustra con chiarezza le ragioni che hanno condotto all'adozione della misura, senza che l'interessato abbia contestato specificamente gli argomenti posti a fondamento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - rel. Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) FI. VI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 84/2006 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 26/09/2008;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENNARO MARASCA;

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero in persona del Dott. Izzo Gioacchino, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

La Corte di Cassazione:

OSSERVA

A Fi. Vi. e' stata applicata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezz…

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