Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39929 del 26 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39929PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini della conferma di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, deve limitarsi a verificare la congruenza della motivazione del giudice di merito rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter riesaminare la ricostruzione dei fatti o prospettare una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di conferma della custodia cautelare è inammissibile qualora si risolva nella mera prospettazione di una diversa valutazione degli elementi indiziari, senza denunciare specifici vizi di motivazione o violazioni di legge. In tali casi, il giudice di legittimità deve limitarsi a verificare la congruità della motivazione del giudice di merito in ordine alla sussistenza del quadro indiziario e delle esigenze cautelari, senza poter sindacare la ricostruzione fattuale operata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margheri - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso il provvedimento del Tribunale del riesame di Salerno datato

30.1.2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Margherita B. Taddei;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con l'ordinanza indicata in…

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