Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8945 del 27 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:8945PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione del materiale probatorio e delle esigenze cautelari rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, la cui motivazione non può essere sindacata in sede di legittimità se non per vizi logici o carenze motivazionali. Il ricorso per cassazione non può essere utilizzato per riproporre questioni di mero merito, già esaminate e risolte dal giudice di grado inferiore, ma deve limitarsi a denunciare specifici errori di diritto o di logicità della motivazione. Il giudice di legittimità, pertanto, non può sostituire la propria valutazione del materiale probatorio a quella effettuata dal giudice di merito, se questa risulta sorretta da adeguata e coerente motivazione, ancorché opinabile o discutibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 3381/2014 del TRIBUNALE DEL RIESAME di NAPOLI;

visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere DI STEFANO Pierluigi;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza del 27 maggio 2014 il Tribunale del Riesame di Napoli confermava …

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