Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8592 del 24 settembre 1997

ECLI:IT:CASS:1997:8592PEN

Massima

Massima ufficiale
L'applicabilita` della circostanza attenuante della collaborazione, prevista dall'art. 8 D.L. 13 maggio 1991 n. 152, convertito nella legge 12 luglio 1991 n. 203 non puo` essere legata semplicemente a un qualsiasi atteggiamento di resipiscenza, a una confessione delle proprie responsabilita` o alla descrizione di circostanze di secondaria importanza, ma postula, da parte dell'imputato, una vera e propria attivita` di collaborazione, concreta e fattiva, con le autorita` inquirenti, che si traduca non soltanto nella semplice dissociazione, ma anche nell'adoperarsi per evitare che l'attivita` delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori e nel coadiuvare concretamente gli organi inquirenti nella raccolta degli elementi decisivi per la ricostruzione dei fatti e per la cattura degli autori dei delitti.

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