Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2018 del 18 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:2018PEN

Massima

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Il porto ingiustificato fuori dalla propria abitazione di coltelli a serramanico, anche di dimensioni contenute, integra il reato di cui all'art. 4 della L. n. 110 del 1975, a prescindere dall'effettivo utilizzo degli strumenti e dalla mancanza di un contesto aggressivo, essendo sufficiente che gli oggetti, per le loro intrinseche caratteristiche, siano in grado di cagionare serie conseguenze pregiudizievoli se rivolti contro la persona. Il "giustificato motivo" del porto di tali oggetti ricorre solo quando particolari esigenze dell'agente siano perfettamente corrispondenti a regole comportamentali lecite, relazionate alla natura dell'oggetto, alle modalità di verificazione del fatto, alle condizioni soggettive del portatore, ai luoghi dell'accadimento, alla normale funzione dell'oggetto. La valutazione circa la sussistenza di tali condizioni è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui decisione è incensurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente fondato sulla mancata resipiscenza dell'imputato e sulla sua mancata collaborazione per l'accertamento dei fatti, in quanto tali elementi attengono alla personalità del reo e alla sua condotta processuale, rientrando nella discrezionalità del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/12/2015 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MONICA BONI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ZACCO Franca, che ha concluso per l'inammissibilita';
Il difensore presente insiste nei motivi e ne chiede l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza resa il 18 dicembre 2015 la Corte di appell…

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