Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34994 del 14 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:34994PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel controllo della motivazione di un provvedimento cautelare, non deve stabilire se la decisione di merito proponga la migliore possibile ricostruzione dei fatti né deve condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. Il ricorso per cassazione è inammissibile quando manchi l'indicazione della correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'atto di impugnazione, che non può ignorare le affermazioni del provvedimento censurato, senza cadere nel vizio di aspecificità. In tali casi, il ricorrente deve essere condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma equitativamente fissata a favore della cassa delle ammende, in ragione dei motivi dedotti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adria - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di (OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro, in data 15/01/2013;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Adriano Iasillo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, dottor Aurelio Galasso, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 31/12/2012, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzar…

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