Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45486 del 4 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:45486PEN

Massima

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La condotta di un sorvegliato speciale che viola l'obbligo di rientrare nella propria abitazione entro l'orario prestabilito, senza addurre valide giustificazioni, integra il reato contravvenzionale di cui all'art. 9, comma 1, della Legge n. 1423 del 1956, in quanto dimostra la piena consapevolezza degli obblighi inerenti alla sua posizione. Tuttavia, ai fini della determinazione della pena, non è ammesso alcun aumento per la recidiva, in quanto la novella legislativa di cui all'art. 99 c.p. ha espunto dal sistema penale la recidiva con riferimento alle condanne per contravvenzioni, anche successive a un precedente delitto non colposo. Pertanto, la pena deve essere rideterminata senza l'applicazione della recidiva, tenendo conto del giudizio di equivalenza tra le circostanze attenuanti generiche e la recidiva esclusa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1822/2012 CORTE APPELLO di CATANZARO del 15/01/2013;

udita in pubblica udienza del 26/03/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. TARDIO Angela;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata, limitatamente alla recidiva e alla determinazione della pena, e il rigetto del ricorso nel resto;

udito p…

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