Cassazione civile Sez. III sentenza n. 21409 del 10 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:21409CIV

Massima

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Il medico che rilascia un certificato di morte non è responsabile per l'omessa indicazione di patologie pregresse del defunto, qualora il certificato iniziale contenga una corretta diagnosi della causa immediata del decesso, anche se non riporti tutti i dettagli clinici. Il certificato di morte, redatto il giorno stesso del decesso, non può essere esaustivo di tutte le informazioni relative alla storia clinica del paziente, essendo sufficiente che indichi la causa immediata del decesso. Tuttavia, il medico ha il dovere di integrare successivamente il certificato con ulteriori informazioni rilevanti, qualora ne sia a conoscenza, al fine di consentire il corretto riconoscimento dei diritti successori del defunto. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella liquidazione delle spese processuali, potendo compensarle in tutto o in parte in presenza di giusti motivi, senza che ciò integri una violazione del principio di soccombenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BERRUTI ((omissis)) - Presidente

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

Dott. LANZILLO Raffaella - Consigliere

Dott. D'AMICO Paolo - rel. Consigliere

Dott. SCRIMA Antonietta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 27964-2008 proposto da:

(OMISSIS), considerata domiciliata ex lege in ROMA, presso la CANCELLERIA DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS) con studio in (OMISSIS), giusta delega in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS) SPA (gia' (OMISSIS) SPA conferitaria di (OMISSIS)) (OMISSIS), in persona del procuratore speciale dott. (OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la …

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