Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8145 del 22 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:8145PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la legittimità di un provvedimento cautelare restrittivo della libertà personale, non può sindacare gli elementi materiali e fattuali della vicenda, né riesaminare le caratteristiche soggettive dell'indagato e le esigenze cautelari, essendo tali apprezzamenti di esclusiva competenza del giudice di merito. Il controllo di legittimità è circoscritto alla verifica della congruità e logicità dell'apparato argomentativo che collega gli indizi di colpevolezza al giudizio di probabile colpevolezza dell'indagato e della valenza sintomatica degli indizi stessi, senza poter sindacare la sufficienza e razionalità della motivazione sulle questioni di fatto. Pertanto, la motivazione del provvedimento cautelare è adeguata quando espone le ragioni giuridicamente significative che lo hanno determinato, senza incorrere in evidenti illogicità. Inoltre, ai fini della scelta e adeguatezza della misura cautelare, non è necessaria un'analitica dimostrazione delle ragioni che rendono inadeguate le altre misure, essendo sufficiente che il giudice indichi, con argomenti logico-giuridici, gli elementi specifici che, nella singola fattispecie, fanno ritenere la custodia in carcere come la misura più adeguata ad impedire la prosecuzione dell'attività criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AL. Pa. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Messina, in data 18.10.2007.

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Piercamillo Davigo.

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

Osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza del 17.8.2007, il Giudice per le indagini prel…

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