Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13776 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:13776SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione delle spese di giudizio tra le parti in ragione della peculiarità della questione trattata. Il principio di diritto affermato è che, ai sensi dell'art. 84, comma 4, del codice del processo amministrativo, il venir meno dell'interesse della parte ricorrente determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di lite, in considerazione delle particolari circostanze del caso concreto che rendono equa tale soluzione. La pronuncia di improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse, pur non entrando nel merito della controversia, rappresenta un principio generale applicabile ogni qualvolta la parte ricorrente perda il proprio interesse originario all'impugnazione, indipendentemente dalle ragioni specifiche che hanno determinato tale situazione. Tale principio mira a garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa, evitando l'inutile prosecuzione di giudizi privi di concreto interesse per le parti. La compensazione delle spese, inoltre, costituisce un corollario di tale principio, in quanto consente di modulare equamente gli oneri processuali in relazione alle peculiarità del caso di specie, senza penalizzare ingiustificatamente alcuna delle parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/10/2022

N. 13776/2022 REG.PROV.COLL.

N. 05569/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5569 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto dalla Soc. Ippomed S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via ((omissis)), 2;

contro

Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, con domicilio
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento del d.m. 24307/2016 recante la disciplina delle modalità di erogazione delle sovvenzioni in favore…

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