Il rilascio di autorizzazioni per l'installazione di impianti pubblicitari in zone sottoposte a vincolo paesaggistico, senza il preventivo parere o autorizzazione della competente Soprintendenza, determina l'illegittimità di tali provvedimenti, in quanto viola gli artt. 49 e 153 del D.Lgs. n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio). L'interesse all'impugnazione di tali autorizzazioni illegittime sussiste in capo all'amministrazione preposta alla tutela del paesaggio (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) sin dal momento del loro rilascio, non potendo essere ritenuto "sopravvenuto" in ragione della sospensione cautelare di un successivo provvedimento di autotutela adottato dall'amministrazione comunale. Il principio di certezza degli atti amministrativi e di tutela dell'affidamento dei terzi beneficiari delle autorizzazioni illegittime impone il rispetto del breve termine di decadenza per l'impugnazione, non essendo consentito rimettere in discussione situazioni consolidatesi nel tempo. Pertanto, l'impugnazione tardiva di tali autorizzazioni, a distanza di anni dalla loro adozione, deve essere dichiarata irricevibile.