Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13246 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:13246SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio, fondato sull'accertata esistenza di vincoli urbanistici e paesaggistici sull'area interessata, non impedisce l'emanazione di un successivo ordine di demolizione delle opere abusive, in quanto il mancato accoglimento della domanda di sanatoria comporta l'obbligo per l'amministrazione di ripristinare la legalità edilizia mediante l'adozione di provvedimenti repressivi. Ciò in quanto il condono edilizio rappresenta una mera facoltà rimessa alla discrezionalità della pubblica amministrazione, la quale, in presenza di opere abusive realizzate in violazione di norme imperative, è tenuta a disporne la demolizione, a prescindere dall'esito della richiesta di sanatoria. Pertanto, l'ordinanza di demolizione, conseguente al rigetto della domanda di condono, non può essere considerata illegittima per il solo fatto di essere stata adottata nelle more del giudizio relativo all'impugnazione del provvedimento di diniego, atteso che quest'ultimo, una volta divenuto definitivo, legittima l'adozione di misure ripristinatorie della legalità violata. Inoltre, il principio del "ne bis in idem" non trova applicazione nel caso di specie, in quanto l'ordinanza demolitoria non costituisce un nuovo provvedimento sanzionatorio, bensì l'esecuzione doverosa di quanto già stabilito con il diniego di condono, divenuto ormai definitivo.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/08/2023

N. 13246/2023 REG.PROV.COLL.

N. 03372/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3372 del 2010, proposto da
((omissis)) S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, piazzale Flaminio n. 9, e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Bracciano, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Etna n. 14, e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’annullamento

dell'ordi…

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