Il dubbio sull'esistenza di una causa di giustificazione comporta l'assoluzione dell'imputato, in quanto, ai sensi dell'art. 530, comma 3, c.p.p., il giudice deve pronunciare sentenza di assoluzione quando vi sia anche il semplice dubbio sulla sussistenza di una causa di giustificazione. Il principio di diritto affermato dalla giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione è che, in tema di cause di giustificazione, il solo dubbio sulla loro esistenza impone l'assoluzione dell'imputato, non potendosi in tal caso ritenere superata la presunzione di non colpevolezza. Pertanto, il giudice non può fondare una pronuncia di condanna dell'imputato, neppure limitatamente agli effetti civili, sulla mera considerazione che il dubbio sulla causa di giustificazione non consenta di ritenerla provata, essendo invece necessario un nuovo esame che si attenga al principio di diritto secondo cui il dubbio sulla sussistenza della scriminante comporta l'assoluzione.