Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32603 del 26 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:32603PEN

Massima

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Il diritto di cronaca giornalistica, pur comportando talvolta un sacrificio dell'accuratezza della verifica della verità del fatto narrato e della bontà della fonte per esigenze di tempestività dell'informazione, non può giustificare la diffusione di notizie relative a vicende giudiziarie risalenti nel tempo, in relazione alle quali incombe sul giornalista l'obbligo stringente di completare e aggiornare la verifica di fondatezza della notizia al momento della sua diffusione, utilizzando tutte le fonti informative disponibili, al fine di tutelare l'interesse primario di ogni individuo coinvolto in indagini penali a che, caduta ogni ragione di sospetto, la propria immagine non resti offesa da notizie di stampa che riferiscano solo del suo iniziale coinvolgimento, ignorandone l'esito positivo. Pertanto, la pena detentiva per il delitto di diffamazione a mezzo stampa può essere applicata solo in casi di eccezionale gravità della condotta, come nel caso di discorsi d'odio, di incitazione alla violenza o di campagne di disinformazione gravemente lesive della reputazione della vittima, compiute nella consapevolezza della oggettiva e dimostrabile falsità dei fatti addebitati, in quanto tali condotte rappresentano un pericolo per la democrazia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICCOLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 14/03/2022 dalla Corte di Appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CARUSILLO Elena;
udite le conclusioni del P.M., nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa LORI Perla, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni formulate dall'avv. (OMISSIS) nell'interesse della parte c…

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