Il divieto di edificazione entro 150 metri dalla battigia, sancito dall'art. 15 della legge regionale siciliana n. 78 del 1976, è destinato non solo alle amministrazioni comunali in sede di formazione degli strumenti urbanistici, ma anche ai privati cittadini che intendano procedere a lavori di costruzione in tale fascia di rispetto. Tale divieto, recepito negli strumenti urbanistici comunali, ha efficacia diretta nei confronti dei privati, i quali non possono invocare eventuali precedenti provvedimenti amministrativi illegittimi a fondamento di pretese volte ad ottenere deroghe o eccezioni al divieto stesso. L'amministrazione comunale, in presenza di una fattispecie rientrante nel divieto normativo, è tenuta a emettere l'ordinanza di demolizione senza possibilità di esercitare alcuna discrezionalità, essendo l'attività vincolata. La mancata o irregolare notifica del provvedimento di demolizione, pur potendo incidere sulla decorrenza del termine per l'impugnazione, non determina l'illegittimità dell'atto, che rimane valido ed efficace. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a respingere il ricorso proposto avverso l'ordinanza di demolizione, non potendo sindacare la legittimità di eventuali precedenti provvedimenti amministrativi illegittimi, né ammettere deroghe o eccezioni al divieto normativo.