Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31204 del 16 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:31204PEN

Massima

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L'aggravante della finalità di terrorismo o di eversione dell'ordinamento costituzionale, prevista dalla Legge n. 15 del 1980, articolo 1, può qualificare qualsiasi condotta illecita, se il fine perseguito dall'agente è quello di porre in essere atti idonei a destare panico nella popolazione, a prescindere dalla struttura fisiologica del reato e dalla sua ontologica propensione a suscitare terrore. Tale aggravante è configurabile anche con riferimento ad azioni dimostrative e non necessariamente cruente, essendo sufficiente che il reato sia strumentalmente rivolto a perseguire la conservazione dei fini di terrorismo o di eversione, come desumibile dalla materialità del fatto e dalle circostanze oggettive, senza che sia necessaria l'appartenenza dell'agente ad associazioni sovversive. Ai fini della sussistenza del reato di danneggiamento seguito da pericolo di incendio, di cui all'articolo 424 c.p., è sufficiente che dalle circostanze fattuali emerga un concreto pericolo di propagazione delle fiamme, a prescindere dall'effettiva verificazione dell'incendio, non essendo necessario che il fuoco appiccato abbia caratteristiche tali da determinare un pericolo di incendio di vaste proporzioni. La valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato e dell'aggravante, effettuata dalla Corte di merito sulla base di un compendio probatorio univoco, non è sindacabile in sede di legittimità, se la motivazione risulta logica, coerente e priva di macroscopiche illogicità, non potendosi in tale sede procedere ad una nuova valutazione degli elementi di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

2. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

3. (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza del 13/02/2013 della Corte di Assise di Appello di Perugia;

Visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAGO Geppino;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VOLPE Giuseppe, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per (OMISSIS) per morte dell'imputato, rigetto per i…

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