Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 24341 del 6 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24341PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'errore di fatto che può essere fatto valere con il rimedio straordinario previsto dall'art. 625-bis c.p.p. è solo l'errore percettivo causato da una svista o da un equivoco in cui la Corte di cassazione sia incorsa nella lettura degli atti interni al giudizio stesso, connotato dall'influenza esercitata sul processo formativo della volontà, viziato dall'inesatta percezione delle risultanze processuali, che abbia condotto ad una decisione diversa da quella che sarebbe stata adottata senza di esso. Qualora la causa dell'errore non sia identificabile esclusivamente in una fuorviata rappresentazione percettiva e la decisione abbia comunque contenuto valutativo, non è configurabile un errore di fatto, bensì di giudizio, come tale non deducibile con il rimedio straordinario. Pertanto, il ricorso ex art. 625-bis c.p.p. è inammissibile quando il ricorrente lungi dal denunciare degli errori percettivi, ripropone delle censure che investono unicamente la valutazione delle prove dichiarative ed il vaglio di attendibilità del loro contenuto, senza evidenziare quali circostanze di fatto di oggettiva immediata rilevabilità sarebbero state oggetto di una errata percezione da parte della Corte di cassazione. Inoltre, l'omesso esame di un motivo di ricorso non dà causa ad errore di fatto, né determina incompletezza della motivazione della sentenza, quando, pur in mancanza di espressa disamina, la censura debba considerarsi implicitamente disattesa perché incompatibile con la struttura e l'impianto della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccard - rel. Consigliere

Dott. PACILLI G. Anna R. - Consigliere

Dott. DI GIOVINE O. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/05/2022 della Corte di Cassazione, seconda sezione penale;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)).
MOTIVI DELLA DECISIONE
1. (OMISSIS), tramite il proprio difensore, propone ricorso ex articolo 625-bis c.p.p. avverso la sentenza della seconda Sezione penale emessa in data 7 maggio 2023, che ha dichiarato inammissibile il ricorso a suo tempo proposto avverso …

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