Consiglio di Stato sentenza n. 1439 del 2010

ECLI:IT:CDS:2010:1439SENT

Massima

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Il provvedimento di dichiarazione di interesse storico-artistico di un immobile, adottato ai sensi dell'art. 10, comma 4, lett. l), del d.lgs. n. 42/2004, è espressione di un potere discrezionale tecnico dell'amministrazione, sindacabile in sede giurisdizionale solo per difetto di motivazione, illogicità manifesta o errore di fatto. La valutazione dell'interesse storico-artistico di un bene immobile non è condizionata dalla sua qualificazione come "opera d'arte", essendo sufficiente che esso presenti un significato culturale e storico rilevante, anche in relazione alle attività che vi si svolgevano in passato e all'architettura tipica del periodo in cui fu edificato. L'amministrazione competente all'adozione del provvedimento di dichiarazione di interesse storico-artistico è il direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici, in virtù della delega di funzioni prevista dalla normativa di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, senza che sia necessaria una specifica delega al soprintendente. Il provvedimento di dichiarazione di interesse storico-artistico non è incompatibile con la possibilità di ristrutturare l'immobile e destinarlo ad edilizia residenziale, in quanto il vincolo si limita ad aggravare le procedure amministrative per conseguire gli atti di assenso necessari, senza vietare l'edificazione. Il proprietario di un immobile non può far valere un affidamento qualificato sulla possibilità di eseguire liberamente un progetto di edificazione, in quanto tale edificazione non era comunque libera neanche prima dell'apposizione del vincolo, essendo soggetta a specifiche prescrizioni urbanistiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL CONSIGLIO DI STATO
IN SEDE GIURISDIZIONALE
SEZIONE SESTA
ha pronunciato la presente
DECISIONE
Sul ricorso numero di registro generale 3182 del 2009, proposto da:
Im.Pa. Spa, rappresentato e difeso dagli avv. An.Gi., An.Ra., con domicilio eletto presso An.Gi. in Roma, via (...);
contro
Ministero per i beni e le attività culturali, Min. Bac- Direz. Reg. Beni Culturali e Paesaggistici Lombardia, Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggio Milano, in persona dei rispettivi legali rappresentanti in carica, rappresentati e difesi dalla Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici in Roma, alla Via dei Portoghesi n. 12, sono domiciliati per legge;
Consorzio Ag.Mi.Lo. Scarl, Comune di Corbetta; Provincia di Milano, rappresentato e difeso dagli avv. An.Ba., Ma.Fe., con domicilio eletto presso Pi.D. in Roma, via (...);
per la riforma
della sentenza del TAR LOMBARDIA - MILANO :Sezione II…

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