Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43935 del 31 ottobre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:43935PEN

Massima

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La confisca di un bene intestato a un terzo, ai sensi dell'art. 240-bis c.p. (già art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992, conv. in l. n. 356/1992), è legittima quando, sulla base di una valutazione complessiva delle circostanze del caso concreto, emerga che il bene è stato acquistato con proventi illeciti del condannato per uno dei reati presupposto, anche in assenza di una prova diretta dell'interposizione fittizia del terzo. Ciò può desumersi dalla sproporzione tra il valore del bene e i redditi leciti del nucleo familiare, dalla commistione del patrimonio familiare, dall'omessa dimostrazione della provenienza lecita della provvista utilizzata per l'acquisto, nonché da altri elementi indiziari, come l'acquisto effettuato quando il condannato era già indagato, al fine di sottrarsi a misure ablative. In tali ipotesi, non è necessario provare l'incapacità economica del terzo di acquistare il bene, essendo sufficiente l'impossibilità di distinguere se i fondi utilizzati siano di provenienza lecita o illecita. La valutazione del giudice di merito in ordine alla sussistenza di tali presupposti non è censurabile in sede di legittimità, ove congruamente motivata e preceduta da un adeguato confronto con le deduzioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. FILOCAMO Fulvio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/04/2022 del GIP TRIBUNALE di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FILOCAMO FULVIO;
lette le conclusioni del PG che ha chiesto l'annullamento del provvedimento impugnato con rinvio all'Ufficio Gip del Tribunale di Roma;
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, quale giudice dell'esecuzione, respingeva…

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