Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 36491 del 1 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:36491PEN

Massima

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Il giudicato penale, quale espressione del principio di certezza del diritto, non può essere rimosso mediante l'istituto della revisione se non in presenza di nuovi elementi estranei e diversi da quelli già valutati nel processo definitivamente concluso. L'efficacia risolutiva del giudicato, infatti, non può essere superata attraverso una mera diversa valutazione del dedotto o una inedita disamina del deducibile, in quanto il giudicato copre entrambi. La revisione, pertanto, costituisce un mezzo straordinario di impugnazione che consente di rimuovere gli effetti del giudicato solo in casi tassativi, dando priorità all'esigenza di giustizia sostanziale rispetto a quella di certezza dei rapporti giuridici. Conseguentemente, l'istanza di revisione è dichiarata inammissibile qualora risulti meramente reiterativa di precedenti istanze già rigettate, in assenza di nuovi elementi idonei a superare il giudicato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

Dott. CIAMPI Francesco - rel. Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la ordinanza della CORTE D'APPELLO DI CALTANISSETTA in data 6 novembre 2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA CIAMPI;

lette le conclusioni del PG in persona del Dott. ((omissis)) che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con l'impugnata ordinanza emessa in data 6 novembre 2012 la Corte d'Appello di Caltanissetta dichiarava inammissibile …

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