Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4661 del 3 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:4661PEN

Massima

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Il proprietario o il custode di un veicolo sottoposto a sequestro amministrativo o penale risponde sia della violazione amministrativa di cui all'art. 213, comma 4, del Codice della Strada per la circolazione abusiva del mezzo, sia del delitto di sottrazione di cose sottoposte a sequestro di cui all'art. 334 c.p., qualora la condotta integri una concreta sottrazione del bene al vincolo di indisponibilità, attraverso l'uso del veicolo tale da determinarne il deterioramento, inteso come concreto scadimento qualitativo del bene. Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 334 c.p., non è sufficiente la mera circolazione del veicolo, ma è necessario che l'azione del proprietario o del custode comporti una effettiva alterazione, totale o parziale, della funzionalità del bene, da accertarsi caso per caso. Inoltre, il dolo richiesto dalla norma penale non consiste solo nella volontà dell'uso del bene sottoposto a sequestro, ma richiede la specifica volontà di eludere il vincolo di indisponibilità cui il bene è sottoposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio Felic - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco Pao - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli;

nei confronti di:

Pa. Lu. nato a (OMESSO);

avverso sentenza del Tribunale di Napoli resa in data 19 aprile 2007;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dott. Anna Maria Fazio;

udita la requisitoria del Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. Vito Monetti che ha concluso per la declaratoria di inammi…

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