La realizzazione di stazioni radio base (SRB) per la telefonia mobile, in quanto opere di urbanizzazione primaria e di pubblica utilità, non è subordinata all'approvazione di uno strumento urbanistico attuativo né al rispetto di specifiche distanze dalle strade previste per le ordinarie costruzioni edilizie. Le SRB, per la loro peculiare natura e consistenza, non sono assimilabili a normali edifici e pertanto non sono soggette alla disciplina urbanistica ed edilizia comune, salvo il rispetto di eventuali regolamenti comunali adottati ai sensi dell'art. 8, comma 6, della legge n. 36/2001 per assicurare il corretto insediamento territoriale e minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici. L'amministrazione comunale non può pertanto vietare o condizionare la realizzazione di tali opere in ragione della mancata adozione di uno strumento urbanistico attuativo o del mancato rispetto di distanze minime dalle strade, trattandosi di elementi estranei alle valutazioni di propria competenza. Inoltre, le richieste di integrazione documentale da parte del Comune, se pervenute oltre il termine perentorio di 15 giorni dalla presentazione della SCIA stabilito dall'art. 87, comma 5, del d.lgs. n. 259/2003, sono illegittime, così come è illegittima la richiesta di dimostrare la titolarità di diritti edificatori sull'area, in quanto le SRB non sono assimilabili a normali interventi edilizi. La definizione di eventuali opere di mitigazione compete all'amministrazione comunale in sede di rilascio dell'atto autorizzativo, non potendo essere addebitate al privato omissioni in tal senso.