Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23615 del 13 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:23615PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso da privato in atto pubblico, ai sensi dell'art. 483 c.p., sussiste ogni qualvolta venga presentata una dichiarazione ideologicamente falsa, contraria alla realtà, con la consapevolezza dell'agente di aver fornito una falsa rappresentazione, idonea a perseguire un ingiusto profitto, indipendentemente dall'autenticazione da parte di un pubblico ufficiale o dalla circostanza che la dichiarazione sia soggetta a verifiche o controlli. L'obbligo giuridico di affermare il vero sussiste ogni qualvolta una norma ricollega ai fatti attestati all'ente pubblico determinati effetti, anche nella fase precontrattuale, non solo in caso di falsa dichiarazione del solo reddito percepito dal richiedente, ma anche in caso di omissione colposa del reddito percepito da altro componente del nucleo familiare, non potendosi ritenere tale omissione un errore scusabile. Il reato di tentata truffa aggravata è configurabile anche nella fase iniziale della procedura di assegnazione degli alloggi, allorquando una delle parti induca in errore l'altra parte con artifizi e raggiri consistenti in una falsa dichiarazione del possesso dei requisiti, idonea a conseguire un ingiusto profitto con altrui danno. Quando la pena sia compresa nel minimo o in prossimità del minimo edittale, la motivazione sulla sua determinazione non deve necessariamente svilupparsi in un esame analitico dei singoli criteri di cui all'art. 133 c.p., essendo sufficiente il riferimento alla necessità di adeguamento al caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DE. AG. GI. N. IL 04/06/1965

avverso la sentenza n. 627/2008 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 23/09/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/05/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CHINDEMI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GIALANELLA Antonio che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. L…

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