Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17780 del 4 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:17780PEN

Massima

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Il rifiuto di fornire le proprie generalità veritiere a pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, anche in assenza di dolo specifico, integra il reato di false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri (art. 496 c.p.), essendo tale condotta sufficiente a integrare la fattispecie, a prescindere dalla sussistenza di una condotta ingannevole idonea a trarre in errore il destinatario, come richiesto per il reato di sostituzione di persona (art. 494 c.p.). La reazione scomposta e violenta dell'imputato nei confronti degli agenti di polizia che procedevano alla sua identificazione, anche se conseguente a una presunta precedente aggressione subita, non può essere giustificata né scriminata, in quanto non emergono elementi che possano far ritenere l'intervento degli operanti come arbitrario o sproporzionato. Pertanto, la condotta dell'imputato, consistente nel rifiuto di fornire le proprie generalità veritiere e nella reazione violenta agli agenti, integra i reati di false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri (art. 496 c.p.) e di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale (artt. 337, 582 e 576 c.p.), essendo irrilevanti le eventuali precedenti aggressioni subite o lo stato di alterazione psicofisica dell'imputato al momento dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Trento emessa in data 07/04/2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Trento confermava la …

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