Consiglio di Stato sentenza n. 4474 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:4474SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha stabilito che: 1. L'amministrazione comunale può legittimamente vietare, attraverso le prescrizioni contenute in un provvedimento di concessione di suolo pubblico, la diffusione di musica e suoni dall'interno di un esercizio commerciale all'esterno dell'area in concessione, a prescindere dall'accertamento del superamento dei limiti acustici di zona previsti dalla normativa. Tali prescrizioni, volte a limitare le emissioni sonore complessive di una zona al fine di garantire il rispetto della quiete pubblica, rientrano nell'ampia discrezionalità dell'amministrazione concedente nell'esercizio del potere di regolamentazione dell'occupazione del suolo pubblico. 2. Le prescrizioni che vietano la propagazione di musica e suoni dall'interno all'esterno dell'area in concessione non sono irragionevoli, sproporzionate o in contrasto con i principi che ispirano la regolamentazione delle concessioni di suolo pubblico, in quanto funzionali alla riqualificazione dell'ambiente urbano e non impediscono l'attività economica di somministrazione, limitando solo gli effetti all'esterno di un'attività accessoria consentita all'interno dei locali. 3. L'accertamento da parte degli agenti di polizia locale della diffusione di musica e suoni dall'interno all'esterno dell'area in concessione, anche se non accompagnato dalla misurazione del superamento dei limiti acustici, è sufficiente a integrare la violazione delle predette prescrizioni, in quanto il divieto opera indipendentemente dall'entità delle emissioni sonore. Tali accertamenti, compiuti dai pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, godono della fede privilegiata di cui all'art. 2700 c.c. 4. L'amministrazione comunale può legittimamente sanzionare la violazione delle prescrizioni della concessione relative alla diffusione di musica e suoni, anche qualora in passato fosse stato rilasciato alla stessa società un titolo abilitativo che consentiva tale attività, in quanto l'amministrazione ha ampia discrezionalità nel regolamentare le modalità di occupazione del suolo pubblico, anche modificando le prescrizioni rispetto a precedenti concessioni.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/05/2024

N. 04474/2024REG.PROV.COLL.

N. 09713/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9713 del 2023, proposto da
Bar Florio di Massimo Mereu e Andrea Setzu Snc, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, nonché Massimo Mereu e Andrea Setzu, rappresentati e difesi dall'avvocato Aldo Luchi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Cagliari, rappresentato e difeso dall'avvocato Francesca Frau, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna (Sezione Prima) n. 00874/2023, resa tra le parti.

Visti il ricorso in appello e i relativ…

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