Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il silenzio-assenso non può formarsi sull'istanza di permesso di costruire quando l'immobile oggetto dell'intervento sia sottoposto a vincoli relativi all'assetto idrogeologico, in quanto in tali casi il procedimento deve concludersi con l'adozione di un provvedimento espresso, ai sensi dell'art. 20, comma 9, del d.P.R. n. 380/2001. La sussistenza di tali vincoli, che impediscono la formazione del silenzio-assenso, deve essere valutata con riferimento alla disciplina vigente al momento dell'adozione del provvedimento finale, in applicazione del principio "tempus regit actum", senza che possa rilevare l'eventuale sopravvenienza della relativa normativa rispetto all'avvio del procedimento. Pertanto, il diniego di permesso di costruire fondato sulla contrarietà dell'intervento proposto alle norme di tutela dell'assetto idrogeologico, vigenti al momento dell'adozione del provvedimento, è legittimo, a prescindere dalla formazione di un eventuale titolo abilitativo tacito nelle more del procedimento.