Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4526 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:4526SENT

Massima

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Il silenzio serbato dall'amministrazione sull'istanza di condono edilizio presentata dal privato costituisce un'inerzia illegittima, che obbliga l'amministrazione a provvedere espressamente sulla domanda, anche in senso sfavorevole. Qualora l'amministrazione emani il provvedimento espresso in corso di giudizio, si determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente condanna dell'amministrazione alle spese processuali, in ragione della sua iniziale inerzia, salvo che sussistano giuste ragioni per compensarle in parte, in considerazione dell'avvenuta adozione, sia pur tardiva, del provvedimento richiesto. Il principio di diritto affermato mira a garantire il diritto del privato ad ottenere una risposta espressa dell'amministrazione sulla propria istanza, entro un termine ragionevole, al fine di assicurare la certezza dei rapporti giuridici e la tutela effettiva delle posizioni soggettive. L'obbligo di provvedere grava sull'amministrazione anche in assenza di un termine perentorio previsto dalla legge, in virtù del generale dovere di buona amministrazione e del principio di imparzialità e di buon andamento dell'azione amministrativa. Il provvedimento espresso, ancorché negativo, soddisfa l'interesse del privato ad ottenere una definizione certa della propria posizione, consentendogli di esperire, se del caso, i rimedi giurisdizionali avverso la determinazione assunta. La declaratoria di cessazione della materia del contendere, con condanna alle spese, rappresenta pertanto la conseguenza giuridica dell'inerzia iniziale dell'amministrazione e del suo successivo intervento in corso di causa, a tutela del diritto del privato ad una risposta tempestiva e motivata sulla propria istanza.

Sentenza completa

N. 01606/2014
REG.RIC.

N. 04526/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01606/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1606 del 2014, proposto da:
Carmela Polverino, Crescenzo Polverino, Giovanni Polverino rappresentati e difesi dagli avv. Ferdinando Pinto, Enrico Iossa, con domicilio eletto presso Enrico Iossa in Napoli, corso Umberto I N. 75;,

contro

Comune di Napoli in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv. Bruno Ricci, Fabio Maria Ferrari, Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Eleonora Carpentieri, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Anna Ivana Furnari, Giacomo Pizza, Anna Pulcini, Gabriele Romano, della avvocatura municipale con i quali dom. in Napoli, piazza Municipio palazz…

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