Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19576 del 23 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:19576PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, redige una comunicazione contenente false dichiarazioni al fine di assicurare l'impunità a soggetti che hanno commesso reati edilizi, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico. Tale condotta, volta a celare la commissione di illeciti penali, viola i doveri di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa, anteponendo interessi privati all'interesse pubblico. Tuttavia, il reato di falso ideologico commesso mediante la redazione di una comunicazione non facente fede fino a querela di falso è soggetto alla prescrizione ordinaria, che decorre dalla data di commissione del fatto e non dalla sua scoperta. Pertanto, ove il termine prescrizionale sia maturato prima della pronuncia della sentenza, il giudice è tenuto a dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione, senza poter entrare nel merito della condotta illecita accertata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

avv. (OMISSIS), difensore del Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante pro-tempore; e sui ricorsi proposti il 16.12.2010 dall'avv. (OMISSIS) difensore di (OMISSIS), nato a (OMISSIS), e di (OMISSIS), nato a (OMISSIS), e sul ricorso del 29.11.2010 dell'avv. (OMISSIS), difensore dello stesso (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Napoli del 6 ottobre 2010.

Letto …

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