Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1187 del 2011

ECLI:IT:TARMI:2011:1187SENT

Massima

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L'occupazione senza titolo di un alloggio di edilizia residenziale pubblica non può essere regolarizzata, in quanto la normativa vigente in materia impedisce qualsiasi sanatoria di tali posizioni giuridiche irregolari. L'annullamento giurisdizionale di una norma regolamentare che prevedeva una deroga a tale principio, con effetti erga omnes, preclude la possibilità di invocare tale disposizione caducata anche per i singoli casi di occupazione abusiva. L'amministrazione non è tenuta a valutare d'ufficio i presupposti per un'assegnazione in deroga, essendo necessaria a tal fine la presentazione di apposita domanda da parte dell'occupante, con le modalità previste dalla normativa. Il mero decorso del tempo tra la presentazione della domanda di regolarizzazione e l'adozione del provvedimento di rigetto non è sufficiente a far sorgere un legittimo affidamento, soprattutto quando l'occupante è consapevole della natura abusiva della propria condotta e l'amministrazione non ha tenuto comportamenti idonei a radicare tale aspettativa. In definitiva, l'occupazione senza titolo di un alloggio di edilizia residenziale pubblica non può essere sanata, neppure in presenza di situazioni di disagio abitativo, in assenza dei presupposti normativi previsti dalla legge e di una specifica domanda dell'interessato volta ad ottenere l'assegnazione in deroga.

Sentenza completa

N. 00905/2006
REG.RIC.

N. 01187/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00905/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 905 del 2006, proposto da:
da Aiello Isabella, rappresentata e difesa, dall’avv. Domenico Barboni, presso il cui studio ha eletto domicilio, in Milano, viale Regina Margherita n. 1;

contro

Comune di Milano, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti Maria Rita Surano, Antonella Fraschini, Ruggero Meroni, Elena Ferradini, Irma Marinelli, Ariberto Limongelli, Paola Cozzi, Anna Maria Pavin, Donatella Silvia, con domicilio eletto presso gli Uffici dell’Avvocatura comunale, in Milano via della Guastalla n. 8;

per l'annullamento previa sospensione

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