Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1166 del 2016

ECLI:IT:TARLE:2016:1166SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La presentazione di una domanda di condono edilizio anteriormente all'adozione di un provvedimento repressivo dell'abuso edilizio (come l'ordinanza di demolizione) comporta l'illegittimità di quest'ultimo, in quanto l'Amministrazione è tenuta a definire previamente il procedimento di condono prima di assumere iniziative potenzialmente pregiudizievoli per il suo esito. Ciò vale anche quando gli immobili per i quali è chiesto il condono ricadano in zona vincolata, essendo comunque l'Amministrazione obbligata a esprimersi, anche se del caso in senso negativo, circa la sussistenza dei presupposti per la sanabilità dell'intervento. La presentazione di un'istanza di sanatoria ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 successivamente all'impugnazione dell'ordine di demolizione rende improcedibile l'impugnazione stessa per carenza di interesse, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera provocato dall'istanza di sanatoria determina la necessaria formazione di un nuovo provvedimento, di accoglimento o di rigetto, che vale comunque a rendere inefficace il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'originario ricorso. Pertanto, l'interesse del responsabile dell'abuso, in tali ipotesi, si concentra sugli eventuali provvedimenti di rigetto della domanda di sanatoria prima e di demolizione poi. Quanto alle opere edilizie realizzate in difformità dai titoli abilitativi rilasciati, l'Amministrazione è tenuta ad adottare i provvedimenti sanzionatori senza necessità di previa comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di atti dovuti per l'accertamento dell'inosservanza di disposizioni urbanistiche, secondo un procedimento di natura vincolata tipizzato dal legislatore.

Sentenza completa

N. 01086/2014
REG.RIC.

N. 01166/2016 REG.PROV.COLL.

N. 01086/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1086 del 2014, proposto da:
Societa' ((omissis)) s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) (C.F. CMPMDM69A59B413Q) e ((omissis)) (C.F. PLLGLG67T12H501S), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Lecce, ((omissis)), 16;

contro

Comune di Porto Cesareo, n.c.;

per l'annullamento

- dell'ordinanza di demolizione n. 5 del 29 gennaio 2014 del Responsabile del Settore IX del Comune di Porto Cesareo;

- nonchè di ogni altro atto ad essa connesso, presupposto e/o consequenziale;

Visti il ricorso …

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