Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11972 del 21 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:11972PEN

Massima

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Il tentativo di estorsione aggravato dal metodo mafioso si configura quando l'agente, pur senza esplicitare la propria appartenenza a un'organizzazione criminale, si avvale della propria fama criminale e di minacce implicite per costringere la vittima a consegnare un "regalo" in denaro, evocando vantaggi in termini di protezione e sicurezza in caso di ottemperanza alla richiesta. La condotta reiterata e pesantemente allusiva alle conseguenze negative per la vittima in caso di rifiuto, unitamente alla contiguità dell'agente ad ambienti della criminalità organizzata e alla sua pregressa adesione all'agire mafioso, integrano il concreto pericolo di commissione di reati della medesima specie, giustificando l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. La motivazione del provvedimento cautelare deve contenere un'autonoma e critica valutazione degli elementi di fatto ritenuti decisivi ai fini dell'affermazione dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, senza il ricorso a formule stereotipate, spiegandone la rilevanza nel caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. MICCOLI ((omissis)) - Presidente

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Relatore

Dott. CARUSILLO Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
La.Gi. nato a P il (omissis);
avverso l'ordinanza del 30/05/2023 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELA BIFULCO;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), la quale, riportandosi alla requisitoria già depositata, ha concluso per l'inammissibilità del ricorso.
udito l'Avv. AR.SA., il quale si è riportato ai motivi di ricorso, insistendo per l'accoglimento dello stesso.
Ritenuto in fatto
1. Con ordinanza del 30 maggio 2023, il Tribunale di Catanzaro, in funzione di …

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