Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35278 del 24 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:35278PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La sussistenza di una associazione per delinquere ai sensi dell'art. 416 c.p. richiede la dimostrazione di elementi fattuali che attestino l'effettiva esistenza di una compagine organizzativa unitaria e strutturata, con l'indicazione del ruolo rivestito da ciascun associato (promotore, organizzatore o mero partecipe), nonché la prova della consapevolezza e volontà del singolo indagato di partecipare all'associazione condividendone i fini delittuosi complessivi. La mera descrizione delle modalità operative attraverso le quali l'organizzazione avrebbe agito, realizzando verosimilmente reati di natura fiscale o contro il patrimonio, e l'accertamento del ruolo dirigenziale ricoperto dall'indagato in una società coinvolta nelle attività illecite, non sono sufficienti a dimostrare l'effettiva partecipazione dell'indagato all'associazione per delinquere contestata, in assenza di tali elementi probatori. Pertanto, il giudice non può fondare l'affermazione della gravità indiziaria del reato associativo sulla sola base di tali elementi, essendo necessaria una più approfondita dimostrazione della sussistenza dei requisiti costitutivi del reato di cui all'art. 416 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizi - rel. Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CATANZARO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/01/2018 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIANESINI MAURIZIO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. Perelli Simone, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso del PM.
udito il difensore:
L'avv. (OMISSIS), quale sost. proc. dell'avv. (OMISSIS) in difesa di (OMISSIS)…

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