Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2240 del 19 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:2240PEN

Massima

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Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, anche in relazione all'applicazione delle circostanze attenuanti e aggravanti, purché la graduazione della stessa sia adeguatamente motivata e non frutto di mero arbitrio o ragionamento illogico. La valutazione della congruità della pena inflitta non è sindacabile in sede di legittimità, se non nei casi in cui la determinazione sanzionatoria risulti manifestamente illogica o irragionevole. Il giudice di merito, nel determinare la pena, deve attenersi ai principi enunciati dagli artt. 132 e 133 c.p., valutando tutti gli elementi oggettivi e soggettivi del reato, le modalità di commissione, la personalità e i precedenti penali dell'imputato. La graduazione della pena, anche in relazione agli aumenti per la continuazione e alle diminuzioni per le attenuanti generiche, rientra nella sua discrezionalità, che deve essere esercitata in modo adeguatamente motivato e non arbitrario. Pertanto, la censura mossa in sede di legittimità avverso la determinazione della pena è inammissibile, salvo che non emerga un vizio logico o irragionevolezza manifesta nella valutazione operata dal giudice di merito. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, se questa risulta congrua e adeguatamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. FILIPPINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/09/2017 della CORTE APP.SEZ.MINORENNI di
MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO FILIPPINI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PRATOLA GIANLUIGI che ha concluso per l'inammissibilita'.
CONSIDERATO IN FATTO E DIRITTO
1. Con sentenza in data 12.9.2017 la Corte di appello di Milano -Sezione per i minoren…

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