Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17977 del 11 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:17977PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso dal privato in una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, finalizzata all'indebita percezione di un contributo pubblico di natura assistenziale, è assorbito nel reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche di cui all'art. 316-ter c.p., anche quando il fatto integri una mera violazione amministrativa. In tal caso, il giudice deve qualificare il fatto ai sensi dell'art. 316-ter c.p. e, se la somma indebitamente percepita è inferiore alla soglia prevista dal comma 2 della medesima disposizione, deve dichiarare che il fatto non è previsto dalla legge come reato e disporre la trasmissione degli atti all'autorità amministrativa competente per l'applicazione della sanzione amministrativa. Ciò in quanto il reato di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) risulta assorbito dalla fattispecie più grave di indebita percezione di erogazioni pubbliche, a prescindere dalla concreta capacità offensiva della condotta e dall'elemento psicologico del dolo, essendo sufficiente la mera finalità di conseguire indebitamente il contributo pubblico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) IM. LU. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 6988/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 13/05/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/01/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BEVERE Antonio;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALATI Giovanni che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. Pandolfi Roberto …

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