Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza breve n. 29 del 2019

ECLI:IT:TARBO:2019:29SENB

Massima

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La revoca della patente di guida per insussistenza dei requisiti morali di cui all'art. 120, comma 1, del Codice della strada, a seguito di condanna penale per detenzione illecita di sostanze stupefacenti, configura una posizione di diritto soggettivo del privato, la cui tutela è devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario, anche a seguito della declaratoria di parziale illegittimità costituzionale della norma che non prevede un potere discrezionale del Prefetto in merito alla revoca. Ciò in quanto, al momento dell'adozione del provvedimento, l'Amministrazione ha esercitato un potere vincolato, senza alcuna discrezionalità, per il perseguimento dell'interesse pubblico affidato alla sua cura. Pertanto, la giurisdizione rimane in capo al giudice ordinario, salvo diverso orientamento che dovesse emergere dalla giurisprudenza successiva alla pronuncia della Corte Costituzionale.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/01/2019

N. 00029/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00850/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 850 del 2018, proposto da:
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Valsamoggia, via S. Apollinare 1568;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, anche domiciliataria in Bologna, via ((omissis)), 4;

per l'annullamento

dell'ordinanza di revoca della patente di guida n. 6870/18 emessa dalla Prefettura di Bologna in data 6.2.2018

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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