Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45553 del 5 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:45553PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione può applicare la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza nei confronti di una persona indiziata di appartenenza ad un'associazione di tipo mafioso, anche in assenza di gravi indizi di reità in ordine al delitto associativo, qualora emergano sufficienti elementi che la stessa sia stabilmente dedita alla ricezione e allo smercio di sostanze stupefacenti, costituendo un punto di riferimento nel traffico illecito, a prescindere dall'esito di eventuali procedimenti penali in corso. Tale valutazione rientra nell'autonoma prognosi del giudice delle misure di prevenzione, il quale può prescindere dall'esito di procedimenti penali connessi, purché la motivazione sia adeguata e logica, senza incorrere in vizi di violazione di legge o di manifesta illogicità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SANTACROCE Giorgio - Consigliere

Dott. SIOTTO Maria Cristi - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PR. CI., N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 08/03/2007 CORTE APPELLO di LECCE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dotto. VECCHIO Massimo; Letta la requisitoria recante la data del 28 giugno 2007, redatta dal Pubblico Ministero, in persona del Dott. IZZO Gioacchino, sostituto procuratore generale presso questa Corte, il quale ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

RILEVA

1. Con decr…

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