Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24126 del 18 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:24126PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il diritto di informare le autorità competenti su eventuali elementi rilevanti per le indagini, anche se indirettamente riferiti a terzi, non integra il reato di diffamazione, purché l'imputato non abbia la certezza dell'innocenza di tali soggetti e non li accusi espressamente di aver commesso il fatto criminoso. L'utilizzo di espressioni come "stranamente" o simili, che possano indirizzare le indagini anche verso terzi, rientra nell'esercizio di tale diritto, a condizione che non vi sia la volontà di ledere la reputazione altrui, ma solo l'intento di fornire informazioni utili agli inquirenti. Il giudice deve valutare complessivamente il contesto e le modalità della comunicazione per escludere la sussistenza del delitto di diffamazione, pur in presenza di riferimenti indiretti a terzi, laddove emerga l'assenza di dolo specifico di offendere la reputazione altrui.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

in proc.:

(OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1779/2010 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 19/09/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/04/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il PG in persona del sost. proc. gen. dott. V. D'Ambrosio, che ha concluso …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.