Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 825 del 2018

ECLI:IT:TARLE:2018:825SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di accertamento di conformità ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 antecedentemente alla proposizione del ricorso avverso l'ordinanza di demolizione rende il ricorso inammissibile per difetto di interesse, in quanto l'atto impugnato è divenuto inefficace a seguito della domanda di sanatoria, non essendo più idoneo a ledere l'interesse del ricorrente. Ciò in quanto il riesame dell'abusività dell'opera, provocato dalla domanda di sanatoria, impone all'amministrazione di adottare un nuovo provvedimento che supera l'originaria ordinanza di demolizione, con la conseguenza che l'interesse a ricorrere viene traslato sugli eventuali provvedimenti successivi di rigetto della domanda di sanatoria e di nuova demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/05/2018

N. 00825/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00519/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 519 del 2010, proposto da
Fiorita Fioravante Giuseppe e Ginesia Valentino, rappresentati e difesi dagli avvocati Barbara Taurino e Maria Giovanna Mazzotta, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Barbara Taurino in Lecce, via Templari, 10/A;

contro

Comune di Leverano, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell'ordinanza di demolizione n. 02 dell'11.01.2010 a firma del Capo Settore Assetto del territorio, urbanistica, edilizia e servizi informatici del Comune di Leverano, notificata in data 12.01.2010;

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