Il centro storico di una città, anche se inserito nell'elenco dei beni UNESCO, non è automaticamente equiparato a un bene culturale paesaggistico ai sensi del D.Lgs. 42/2004, essendo necessaria una espressa e formale declaratoria di vincolo da parte dell'Amministrazione competente. Tuttavia, l'inclusione di un centro storico nel patrimonio mondiale UNESCO costituisce una circostanza rilevante che può giustificare l'avvio del procedimento per la declaratoria di interesse pubblico ai sensi degli artt. 136 e ss. del Codice dei beni culturali. Nell'esercizio della propria potestà pianificatoria, il Comune può disciplinare in via sostanziale le attività concretamente assentibili in specifiche zone, anche ampliando le tipologie di interventi edilizi ammissibili nel centro storico, purché ciò sia coerentemente rapportato alle peculiarità del contesto urbanistico ed architettonico e non risulti palesemente distonica rispetto alla finalità di tutela. In particolare, il Comune può consentire interventi di ristrutturazione edilizia nel centro storico, pur imponendo stringenti limiti e prescrizioni volti a salvaguardare i caratteri morfologici, tipologici e materici degli edifici, nonché il mantenimento della destinazione residenziale, al fine di evitare l'alterazione del tessuto urbanistico-edilizio e socio-economico.