Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3035 del 22 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3035PEN

Massima

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Il comportamento violento e di attiva resistenza opposto da un soggetto all'atto di arresto da parte di pubblici ufficiali, anche se non finalizzato a impedire l'arresto o a fuggire, integra il reato di violenza o resistenza a pubblico ufficiale di cui all'art. 337 c.p. Ciò in quanto tale condotta, pur non essendo diretta a sottrarsi all'arresto, realizza comunque un impiego di forza fisica volto a neutralizzare l'azione del pubblico ufficiale e a sottrarsi alla sua presa, configurando così gli estremi della violenza richiesta dalla norma incriminatrice. Inoltre, il reato di lesioni personali di cui all'art. 582 c.p. può essere integrato anche da condotte di lieve entità, come uno strattonamento, purché idonee a cagionare una lesione, a prescindere dal fatto che questa sia stata determinata in via esclusiva dalla condotta dell'imputato o da circostanze concorrenti, come un precedente incidente stradale. Ciò in quanto, ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente che la condotta dell'agente abbia contribuito, anche in minima parte, a produrre l'evento lesivo. La Corte di Cassazione, in sede di legittimità, non può riesaminare il merito della vicenda processuale, ma deve limitarsi a verificare la correttezza e la logicità dell'iter argomentativo seguito dai giudici di merito nell'accertamento dei fatti e nell'applicazione delle norme di diritto, senza poter sostituire la propria valutazione a quella compiuta dai giudici di primo e secondo grado sulla base del compendio probatorio acquisito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 150/2014 CORTE APPELLO di CATANIA, del 10/03/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/01/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE AMICIS GAETANO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per il rigetto del ricorso.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha concluso riportandosi ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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