Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46899 del 22 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:46899PEN

Massima

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Il comportamento persecutorio e diffamatorio nei confronti di una persona con cui si è intrattenuta una relazione sentimentale, realizzato attraverso l'invio di messaggi intimidatori e la divulgazione non autorizzata di fotografie intime, integra i reati di atti persecutori e diffamazione, anche se la denuncia è stata presentata dalla persona offesa solo successivamente alla diffusione delle immagini e a distanza di tempo dai fatti. Tali condotte, che hanno ingenerato nella vittima uno stato di grave ansia e mutato le sue abitudini di vita, sono valutate come pienamente attendibili sulla base della credibilità soggettiva e dell'attendibilità intrinseca del racconto della persona offesa, anche in assenza di ulteriori riscontri, in applicazione dei principi stabiliti dalla giurisprudenza di legittimità. Tuttavia, i reati risultano estinti per prescrizione, essendo il termine decorso prima della pronuncia della sentenza di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. Scarl INI Enrico V. - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/09/2022 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MIGNOLO OLGA, che ha chiesto l'annullamento della sentenza per la prescrizione del reato.
letta la memoria del difensore delle parti civili che ha chiesto la conferma delle s…

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